L’Edificio ex-Montedison è stato realizzato nel 1937 dalla Società Generale per l’Industria Mineraria ed Agricola di Milano allo scopo di produrre acido solforico, necessario per la realizzazione del filato di viscosa rayon del vicino stabilimento supertessile della SNIA. Fu chiuso nel 1972.La costruzione si presenta come una sequenza di tre elementi posti in linea: la tettoia pirite, la sala forni e l’impianto oleum, per una dimensione complessiva di mt. 125 x 18, altezze a crescere di mt. 6,50, 13,60 e 18,00 ed una volumetria complessiva di 38.494 mc.L’architettura riprende costruzioni ricorrenti dell’edilizia industriale del periodo: parti in mattoni a vista con vaste finestrature metalliche, strutture di copertura costituite da snelle capriate in c.a che sorreggono un manto in lastre di piombo.Un insieme, costituito oggi nello stato di abbandono e degrado da una grande navata continua di grande suggestione, il vero landmark territoriale di tutte le aree industriali dismesse reatine.All’interno del masterplan ex-Montedison l’edificio rappresenta una specie di pivot funzionale per le nuove costruzioni.Spazi commerciali ed uno spazio espositivo polifunzionale, di cui la città è mancante, per la parte ex Impianto oleum, un auditorium da 600 posti per il corpo di fabbrica ex sala forni con gli spazi accessori alla sala posizionati nell’area della ex tettoia pirite.Questa combinazione consente attività che a seconda della necessità si possono rivolgere sia al polo universitario che a quello congressi, realizzando così economie di scala e allo stesso tempo utilizzando il valore iconico dell’edificio come elemento rappresentativo di tutto il masterplan.
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