Il Convento: il Teatro

Client
Public
Architects
Pitoni+
Year
2003
Program
Cultural

All’interno del progetto di recupero dell’ex Convento francescano di Labro la parte più complessa si è rivelata l’area del corpo ovest: oltre alla esiguità dei resti murari c’era la necessità di inserire uno spazio con funzione di piccolo auditorium e spazio convegni per centocinquanta posti, ed inoltre comprendere  la struttura della facciata, di cui avevamo poche tracce, se non i resti di un sistema di volte e piccole aperture situate al piano terreno. Altro problema la necessità di realizzare lo spazio a doppia altezza, che, a fronte dell’assenza del piano di calpestio del primo livello, avrebbe potuto, con il vuoto, creare problemi alla struttura nel senso della progettazione strutturale antisismica. Il problema è poi stato risolto inserendo in parte nella muratura, una trave reticolare formata da profili in acciaio posta di piatto, in modo da bilanciare la rigidità mancante derivata dall’assenza delle volte.Per quanto riguarda invece le facciate, in particolare quella verso ovest, prospiciente al cimitero, si è deciso di lavorare coerentemente con il metodo utilizzato con le altre parti. Unica differenza le aperture a quota del primo livello, di cui si poteva ipotizzare il posizionamento in asse con quelle piccole poste a piano terra. Per evidenziare l’incertezza della conoscenza  si è scelto di capovolgere il verso del vano finestra: lo sguincio in mattoni che normalmente denota l’interno è stato posto in questo caso all’esterno. Un piccolo escamotage, probabilmente invisibile all’osservatore, ma molto significativo. Del resto come diceva Goethe,  architecture is frozen music, o come si dice oggi, music is liquid architecture, e quindi anche se qualche volta non abbiamo fatto attenzione a  qualche passaggio, non per questo il senso generale che ci ha comunicato la musica e/o l’architettura non ci rimane nella mente e nelle emozioni. L’intervento progettuale dell’interno è costituito da posizionamento di una piccola galleria superiore realizzata in profili d’acciaio che ne riorganizza la capienza. Sotto al soffitto, appese mediante cavi di acciaio, sono poste tre strutture lignee formate da profili a sezione quadrata, curvati lungo l’asse principale: costituiscono un importante elemento per la corretta acustica della sala.  Il piccolo palco è delimitato da un lato da una parete in mattoni a vista e dagli altri due da pannelli scorrevoli realizzati con lo stesso metodo di quelli acustici: aprendoli si può vedere da una parte la corte di separazione dal cimitero e dall’altra l’interno del chiostro con il suo sistema di archi, di  capitelli di spolio e nuovi, di colonne recuperate e di altre ricostruite in mattoni.

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