Client
Private
Architects
Pitoni+
Year
2012
Program
Urban

L’area industriale della ex-Montedison rappresenta una componente importante del polo industriale dismesso di Rieti, composto anche dalla ex Snia e dall’ex Zuccherificio. Tale “sistema di aree”, situato a nord del centro storico della città, è attraversato verticalmente da Viale Maraini, asse storico urbano, via di congiunzione tra la campagna, il mondo rurale della piana ed il centro urbano, rappresenta un area dismessa di “cerniera” di rilevante importanza per lo sviluppo della città di Rieti.Del resto il tema delle aree dismesse si sta trasformando anche nella quasi totalità delle piccole e medie città europee, da problema a risorsa e in prospettiva in “leva” per lo sviluppo locale.Queste aree ci consentono oggi di rifare i conti con il passato, di preservare l’uso delle aree rurali, di invertire il processo di sviluppo urbano fornendo l’occasione per passare ad nuove e migliori qualità degli spazi e delle edificazioni, rilanciando la centralità della città stimolando le aspettative di sviluppo locale.L’obiettivo della proposta presentata è la realizzazione di un tessuto urbano complesso ricco di nuove centralità funzionali sia pubbliche che private sulla cui definizione si è ragionato a partire dagli input derivanti dal bando e dal materiale del gruppo di lavoro consiliare sulle aree industriali.L’area di riferimento della proposta progettuale, si estende per una superficie di circa 16 ettari ed è posizionata tra viale Maraini, il bordo delle edificazioni realizzate negli anni 60/80 a margine del centro storico e l’area della Madonna del Cuore.L’intervento crea le condizioni per la realizzazione di un’area ad  elevati standard urbanistici recuperando un comparto abbandonato da anni posto a ridosso del centro urbano, mediante la realizzazione un insieme sistematico di interventi a varia scala architettonica, di creazione di spazi aperti di relazione e di spazi verdi a parco.  La proposta di insediare il campus universitario unito ad un centro congressi crea una base per la realizzazione di un’area a forte valenza collettiva in cui si verrebbe ad attuare un interessante mix funzionale, rendendo viva l’area da un punto di vista sociale durante l’arco di tutta la giornata: creando spazi dedicati al terziario, alla cultura, all’intrattenimento anche serale, alle residenze, proposte comunque in minima percentuale, all’housing sociale.L’architettura dell’intervento ripropone, reinterpretandoli in chiave contemporanea, alcuni elementi stilistici della tradizione costruttiva industriale dei primi decenni del secolo scorso, in particolare nei passaggi e in alcuni elementi delle facciate, come quelli ad esempio del centro congressi.Il sistema degli edifici posti davanti all’asse costruito incentrato sull’ex-Montedison, che ospita le funzioni terziarie pubbliche e private, rappresenta con la sua articolazione dei piani di facciata la costituzione di un “boulevard” pedonale interno al masterplan in cui si specchiano tutte le condizioni funzionali presenti.Al termine della sequenza, l’asse delle residenze con copertura verde costituisce la mediazione materiale del sistema  costruito verso il parco.

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