La riqualificazione del centro storico di Rieti e del suo “sistema delle piazze”, sul quale si articolano gli spazi urbani della parte alta della città, prevede un progetto che interviene profondamente nelle sue funzioni, come la scelta di pedonalizzare tutta l’area dell’”acropoli”, necessitando di un ripensamento globale del sistema viabilità, di stimoli per nuovi comportamenti, di infrastrutture che facilitino questi nuovi comportamenti. L’idea di collegare meccanicamente la parte bassa con quella alta della città ha percorso da anni il dibattito locale sui destini e le vocazione del centro storico.
Lo studio progettuale per la realizzazione di un ascensore pubblico, posto nel luogo dove maggiore risulta il dislivello, è uno degli oggetti che compongono il più vasto programma di “riqualificazione della viabilità principale del centro storico” denominato PLUS. Questo intervento rappresenta l’anello di congiunzione tra “l’acropoli” della città e le nuove funzioni culturali attribuite all’area dell’ex-Convento di S.Lucia, in modo da avere un unico percorso in cui la città possa dislocare le sue funzioni e i suoi luoghi più importanti.La storia della realizzazione del progetto è stata caratterizzata dalla necessità di varianti che hanno cambiato l’idea iniziale basata su di una torre ascensore, rivestita in pietra, che partendo dalla piazza inferiore attraversava una copertura a giardino verde che ricostituiva il livello del terreno preesistente lo scavo. All’interno di questo un piccolo spazio espositivo che, al piede dell’ascensore, costituiva un elemento di congiunzione tra le piazze superiori ed il centro culturale ospitato nell’ex Convento di S. Lucia.In questo quadro si è sviluppato il cantiere dell’ascensore fino all’esaurimento della prima fase di scavo e consolidamento delle pareti della cavea. Lo svolgimento di questa ha però rivelato ritrovamenti archeologici legati allo sviluppo urbano della città a ridosso delle mura della cinta romana.Il nuovo progetto, con la ridefinizione della posizione della torre ascensore e la creazione di nuove rampe di accesso pedonale, ha previsto la realizzazione di una sorta di “Antiquarium”, spazio espositivo sui ritrovamenti e sul loro rapporto con l’evoluzione urbana della città di Rieti visibile dal belvedere superiore di piazza Battisti. Nello stesso modo entrando da piazza S. Pietro Martire si verrà proiettati in uno spazio in cui elementi ritrovati della storia urbana di Rieti dialogano con un contemporaneo sistema di trasporto, trasparente nel suo basamento, in cui l’osservazione dal basso delle sagome delle grandi alberature del giardino del palazzo della Prefettura, inserite nella loro storica cornice, convive con le nuove strutture, costituendo la sigla di una nuova condizione per tutto il centro storico.